Oggi vorrei ricordarvi come e quanto sia importante proteggersi dai raggi del sole. I raggi UV o raggi ultravioletti sono di tre tipi: UV-A, UV-B, UV-C.
L’energia dei raggi ultravioletti è in grado di provocare fenomeni fotochimici che hanno effetti sulla cute differenti a seconda della loro lunghezza d’onda. I raggi UV-A sono i meno energetici ma più penetranti potendo giungere fino al derma, provocano una pigmentazione colorata diretta temporanea senza essere però i processori della formazione di melanina che spetta ai raggi UV-B. Essendo così penetranti la loro azione si concentra sulle strutture collageniche ed elastiche del derma, con conseguente denaturazione delle fibre elastiche, contribuendo all’invecchiamento precoce della pelle. I raggi UV-B sono il vero starter del processo melanogenetico, danno inizio alla produzione di melanina che ha un potere protettivo naturale sulla cute, avendo essa una pigmentazione scura. Questi raggi sono però più energetici dei raggi UV-A e provocano eritemi alla cute distruggendo le cellule epidermiche. I raggi UV-C sono molto energetici, fortunatamente vengono assorbiti dall’ozono e non giungono a terra, anche se in alte quote bisogna proteggersi con indumenti appositi perché questi raggi potrebbero arrivare.
Detto ciò ecco come proteggersi senza rinunciare alla tanto cercata “tintarella”, sia essa prodotta da raggi solari naturali che da lampade abbronzanti. Una buona protezione solare e dopo-sole , scelti ed applicati con cura possono risolvere tutte le problematiche elencate. Scegliere una protezione è semplicissimo, basta adeguare al proprio colore epidermico il corrispondente fattore di protezione, ovviamente più la pelle è chiara più il fattore all’inizio dell’esposizione dovrà essere alto. Le domande più ricorrenti sono: Come funziona il fattore di protezione? Oppure: Se metto una protezione alta non mi abbronzo? Il SPF cioè il fattore di protezione rappresenta l’aggiunta resistenza della nostra pelle all’esposizione.
Se la protezione è pari a 15, il tempo di irritazione cutanea aumenterà di 15 volte, es. se mi scotto al sole in un minuto senza protezione con protezione 15 impiegherò 15 min ecc. Il segreto è proteggersi nei primi 5 gg di esposizione, applicando la protezione più volte al giorno, essa non diminuirà il processo melanogenetico, ma lo proteggerà così da farlo durare più a lungo. Dopo una esposizione al sole, anche se ben protetta, la cute richiede acqua, quindi bere molto durante l’esposizione e usare un buon doposole da applicare dopo la doccia. Questo farà si che la pelle rimanga morbida e non arida con la fastidiosa patina bianca che provoca l’eccesso di cheratinizzazione. Se questo non dovesse bastare poco male, un buono scrub eseguito in istituto dopo le vacanze, darà vigore e morbidezza alla tua pelle abbronzata!